Cucina.
Mangia sano.
Sei Italiano o AngloAmericano?
La cucina futurista, regolata come il motore di un idrovolante per alte velocità,
sembrerà ad alcuni tremebondi passatisti pazzesca e pericolosa:
essa invece vuol finalmente creare un'armonia tra il palato degli uomini e
la loro vita di oggi e di domani.
Filippo Tommaso Marinetti
Il pranzo FUTURISTA perfetto esige:
Un'armonia originale della tavola (cristalleria vasellame
addobbo) coi sapori e colori delle vivande;
L'originalità assoluta delle vivande;
L'abolizione della forchetta e del coltello per i complessi
plastici che possono dare un piacere tattile prelabiale;
L'uso dell'arte dei profumi per favorire la degustazione.
Ogni vivanda deve essere preceduta da un profumo che verrà cancellato dalla
tavola mediante ventilatori;
L'uso della musica limitato negli intervalli tra vivanda e
vivanda perché non distragga la sensibilità della lingua e del palato e serva
ad annientare il sapore goduto ristabilendo una verginità degustativa;
L'abolizione dell'eloquenza e della politica a tavola;
L'uso dosato della poesia e della musica come ingredienti
improvvisi per accendere con la loro intensità sensuale i sapori di una data
vivanda;
La presentazione rapida tra vivanda e vivanda, sotto le nari
e gli occhi dei convitati, di alcune vivande che essi mangeranno e di altre che
essi non mangeranno, per favorire la curiosità, la sorpresa e la fantasia;
La creazione dei bocconi simultanei e cangianti che
contengano dieci, venti sapori da gustare in pochi attimi. Questi bocconi
avranno nella cucina futurista la funzione analogica immensificante che le
immagini hanno nella letteratura. Un dato boccone potrà riassumere una intera
zona di vita, lo svolgersi di una passione amorosa o un intero viaggio
nell'Estremo Oriente;
Una dotazione di strumenti scientifici in cucina:
ozonizzatori che diano il profumo dell'ozono a liquidi e a vivande, lampade per
emissione di raggi ultravioletti (poiché molte sostanze alimentari irradiate
con raggi ultravioletti acquistano proprietà attive, diventano più
assimilabili, impediscono il rachitismo nei bimbi, ecc.) elettrolizzatori per
scomporre succhi estratti ecc. in modo da ottenere da un prodotto noto un nuovo
prodotto con nuove proprietà, mulini colloidali per rendere possibile la
polverizzazione di farine, frutta secca, droghe ecc.; apparecchi di
distillazione a pressione ordinaria e nel vuoto, autoclavi centrifughe,
dializzatori. L'uso di questi apparecchi dovrà essere scientifico, evitando p.es.
l'errore di far cuocere le vivande in pentole a pressione di vapore, il che
provoca la distruzione di sostanze attive (vitamine, ecc.) a causa delle alte
temperature. Gli indicatori chimici renderanno conto dell'acidità e della
basicità degli intingoli e serviranno a correggere eventuali errori: manca di
sale, troppo aceto, troppo pepe, troppo dolce.