28.9.13

COMUNICATO STAMPA/CMC451


Cmc451: La casta ci castra. Incontro con l'Onorevole Carlo Sibilia (M5S)

Cervinara- Durante il presidio del Movimento 5 Stelle locale, con il suo stile chiaro e diretto, la Comunità Militante Caudina 451,  ha dato il benvenuto all'Onorevole irpino Carlo Sibilia.

"La casta ci castra..." è il testo dello  striscione appeso sui cancelli della Villa Comunale di Via Roma a pochi passi dal gazebo informativo del M5S cervinarese. "Abbiamo accolto il giovane Sibilia in maniera positiva, congratulandoci per il suo storico intervento del 21 maggio scorso alla Camera dei Deputati contro la casta dei poteri forti e spesso occulti- dichiara il Direttivo della Cmc451.  Rendiamo onore a chi si schiera a difesa del Popolo italiano, indipendentemente dalla matrice politica d'appartenenza. Incontrare l'Oneorevole Sibilia è stata l'occasione per affrontare tematiche sociali, economiche ed etiche, senza bavagli e con apertura mentale lontana dagli stereotipi del passato. La Sovranità nazionale e monetaria sono punti che ci trovano in sintonia con il M5S, l'unico movimento che in Parlamento ha affrontato la delicata questione. Il debito pubblico, che sta annichilendo l'Italia, nasce dal prestito usuraio che lo Stato, per poter disporre di moneta, è costretto a contrarre con le banche private, proprietarie della Banca Centrale Europea". 

Inoltre, la Cmc451 sostiene la raccolta firme a difesa dell'Articolo 138, che i potenti di turno vorrebbero modificare: "L'Italia è sempre di più una colonia, gestita da interessi sovranazionali. La modifica dell'articolo in questione potrebbe essere l'ennesimo passo indietro per la democrazia partecipativa". La nota dei militanti caudini si chiude con un'amara constatazione: "Avere uno Stato in balia di una casta politica al servizio di persone non elette dal popolo è per noi sinonimo di dittatura. Il sistema piramidale che ci opprime sta spingendo l'Italia verso il baratro, senza spiragli verso il futuro. La Comunità Militante Caudina 451 lancia un appello ai cittadini antagonisti a questo sistema, per difendere ciò che resta di una Penisola in perenne svendita".

Ufficio Stampa

Comunità Militante Caudina 451

13.9.13

LUCIO!

 Io Vorrei... Non Vorrei... Ma Se Vuoi...

Dove vai quando poi resti sola
il ricordo come sai non consola
Quando lei se ne andò per esempio
Trasformai la mia casa in tempio
E da allora solo oggi non farnetico più
a guarirmi chi fu
ho paura a dirti che sei tu
Ora noi siamo già più vicini
Io vorrei non vorrei ma se vuoi
Come può uno scoglio
arginare il mare
anche se non voglio
torno già a volare
Le distese azzurre
e le verdi terre
Le discese ardite
e le risalite
su nel cielo aperto
e poi giù il deserto
e poi ancora in alto
con un grande salto
Dove vai quando poi resti sola
senza ali tu lo sai non si vola
Io quel dì mi trovai per esempio
quasi sperso in quel letto così ampio
Stalattiti sul soffitto i miei giorni con lei
io la morte abbracciai
ho paura a dirti che per te
mi svegliai
Oramai fra di noi solo un passo
Io vorrei non vorrei ma se vuoi
Come può uno scoglio
arginare il mare
anche se non voglio
torno già a volare
Le distese azzurre
e le verdi terre
le discese ardite
e le risalite
su nel cielo aperto
e poi giù il deserto
e poi ancora in alto

con un grande salto

Lucio Battisti

8.9.13

COMUNICATO STAMPA/CMC451


Cmc451: No alla guerra in Siria


Irpinia- La Comunità Militante Caudina 451 rivendica l’affissione in Irpinia di due striscioni all’esterno di ciò che resta della Base Nato di Montevergine a Mercogliano e in Piazza Trescine a Cervinara:“8 settembre 1943 – 8 settembre 2013 ieri l’Italia, oggi la Siria” e un emblematico “Siria Libera”. I militanti della Cmc451 hanno scelto di ricordare l’infausta data dell’8 settembre 1943, giorno del vile armistizio firmato dal Maresciallo Badoglio, consegnato poi alle forze alleate che da allora occupano la Penisola militarmente e culturalmente.  

Questa è un’azione a difesa della pace in Siria, minacciata dalle bombe democratiche americane, le stesse che hanno insanguinato le nostre città durante l’ultimo conflitto mondiale. “Siamo partiti a piedi e abbiamo marciato per  ben 30 chilometri fino all’ex Base Nato, ora utilizzata per interessi civili. Srotolare gli striscioni su quei cancelli per noi ha un significato particolare –dichiara il direttivo della Cmc451 – visto che in queste ore la Siria del presidente Bashar Al Assad potrebbe subire un attacco militare, senza prove concrete  e senza un apparente motivo. Le presunte armi chimiche potrebbero essere solo il casus belli di una guerra voluta da interessi sovranazionali che calpestano i legittimi governi territoriali. 
Gli Stati Uniti d’America e i loro stati satellite addirittura appoggiano i partigiani siriani, legati al terrorismo vicino ad Al Quaeda e questo dato di fatto sta scatenando polemiche e proteste in tutto il mondo. Una situazione per molti versi simile all’8 settembre del 1943 in Italia". 

“Non a caso abbiamo optato per questa data, a nostro parere la più triste della nostra Patria. Da quel giorno l’Italia non è più un Paese con una Sovranità nazionale -continua la nota della Cmc451- ed abbiamo voluto ricordare il sacrificio di centinaia di migliaia di Italiani che scelsero, dopo l’8 settembre,  la Repubblica Sociale Italiana per difendere l’Onore della Patria. L’Italia di ieri e la Siria di oggi sono due dei tanti stati nazionali annichiliti dalla potenza capitalista e militare a stelle e strisce. Non vogliamo un nuovo bagno di sangue, sia per il popolo Siriano e sia per i militari Italiani comandati dalla Nato -concludono i militanti- e auspichiamo una soluzione diplomatica concreta”.

Ufficio Stampa

Comunità Militante Caudina 451