8.8.13

JE REVIENS DE L'ENFER!


Marcinelle, Belgio, 8 agosto 1956

Una giornata come le altre. Sveglia all'alba e di corsa a lavoro.
Così il giovanissimo Antonio Sacco, emigrato dall'Irpinia, con tutta la sua famiglia
apre una data che passerà tristemente alla storia.
Lavorare in miniera è dura, ma ci sono altri Italiani e l'atmosfera è quasi magica. 
Sentire l'italiano con i vari accenti dà un sapore di casa. 
Una storia "europea", emblema del dramma dell'emigrazione che scombussolò
tutto l'assetto sociale del Meridione d'Europa.
Abbiamo ingoiato tanti bocconi amari, dopo la sconfitta in guerra.
Schiavi di una logica capitalista che delocalizza gli esseri umani e le loro vite,
senza tener conto delle Radici e delle Tradizioni.

Antonio, purtroppo non ha visto la luce del 9 agosto.
Antonio lavora, ad appena 16 anni, in una maniera di carbone, la Bois du Cazier di Marcinelle, a due passi da  Charleroi, insieme ad altri 274 operai.
Solo 12 di loro continueranno a vivere.  
Per gli altri Martiri nella busta paga della giornata c'è scritto MORTE.

In condizioni di sicurezza inesistenti, trattati come bestie dai padroni,
i tristemente famosi emigranti italiani, insieme ad altri Europei,
hanno lottato tutti i giorni per un tozzo di pane e per il bene 
della Nostra Italia, aiutando le rispettive Famiglie.

Quel giorno di  57 anni fa, un incidente provocò un violento incendio.
Si aprirono le porte dell'inferno per i poveri 262 lavoratori,
morti per l'immensa nube di fumo sprigionatasi.
Il tutto a 900 metri sotto terra.

Oggi l'Irpinia, la Terra di Antonio 
è ancora una terra che paga il
proprio dazio in termini di vite.
Le macabre statistiche ci vedono
tra le prime aree con morti e 
menomazioni sui luoghi di lavoro.
La pressione dell'opinione pubblica è 
a nostro avviso
una carta da giocare, oltre le ritualità confezionate.

Onoriamo Antonio Sacco e le troppe vittime di Marcinelle.
Non solo con le belle parole, ma
con informazione e formazione sulla sicurezza.
I Sindacati non fanno più sindacalismo...

Le Nuove Generazioni venderanno cara la pelle,
a difesa delle Lavoratrici e dei Lavoratori Italiane/i.


"Je reviens de l'enfer"
"Ritorno dall'inferno"

Cervinara, Italia, 8 agosto 2013


La Comunità Militante Caudina 451, in occasione della "Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo", invita la cittadinanza ad una profonda riflessione per onorare la memoria delle Morti bianche dei compatrioti in Patria e all'estero.

"Questa commemorazione nazionale è stata istituita in memoria della tragedia di Marcinelle, in Belgio,- ricordano i ragazzi del Direttivo Cmc451- quando crollò una miniera e persero la vita quasi 300 minatori, in maggioranza Italiani. Tra i 262 caduti, purtroppo, c'era anche il piccolo Antonio Sacco, Cervinarese emigrante che ha perso la vita alla tenera età di 16 anni. E' lui il simbolo di questa immane tragedia. Cervinara non dimentica i propri martiri".

Il Direttivo
Comunità Militante Caudina 451





4.8.13

LIBERTA'!


Solidarietà a Roger Waters.

Perché un artista del calibro di Roger Waters, pilastro dei Pink Floyd, deve essere etichettato
come antisemita?

Nel suo ultimo spettacolo a Roma è comparso il solito maiale con svariati simboli, religiosi e commerciali e ciò ha fatto infuriare la Comunità Ebraica Internazionale.

Tra i simboli comparsi c'era anche la Stella di Davide.
Apriti cielo.
Sdegno e rabbia.
Nessuno può osare.
Strano, però...

Lo Schiaffo451 è RADICALMENTE ANTIRAZZISTA.

Non esistono razze superiori e razze inferiori, cari Sionisti.

Esiste, a nostro avviso, la necessità di aprire un dialogo tra le fazioni religiose e laiche.

La cultura e l'arte NON devono essere sottoposte a censure.

La libertà di analizzare i concetti espressi da qualsiasi fronte è sinonimo di crescita culturale.

Ovviamente, fino a quando non si scavalcano le linee di demarcazione della decenza.






SCRITTORI NON CONFORMI/1


Louis Ferdinad Céline.

E' il metodo ebraico, vedete. 
Ci sanno fare. 
Lo scaltro gioco su due tavoli, di cui noi crepiamo, perversità passate per cose normali. 
Sempre più abili e noi strabici. 
Loro perpendicolari trasversali, perimetrali. 
Noi nel nostro immondo luogo a far la smorfia (protesta). 
Tutta questa nostra bancarella d'agonia, infezioni, zitti.
La minima rivolta e si è in carcere.
Il colmo dei colmi. 
L'Ebreo si fa vomitare e poi ti denuncia.

Louis Ferdinad Céline. Scuola di cadaveri, 1937



Israele, carceriere priapico, bluffatore, gaffista, tiranno pericoloso, sbirro mondialista, calabrone tormentato, nutre per noi uno di quegli odi difficilmente concepibili.
L'Ebreo Internazionale brucia per il troppo odio. 
I suoi sguardi di piovra. 
Miliardario tremolante, sempre a spacciarsi povero indifeso, 
Israele trionfante maledetto. 
Può solo pensare di perdonarci 
a patto di inculare le nostre femmine e tutte quelle che si mettono a succhiarcelo. 
Ibridi, invidiosi del cromosoma, razzisti, storti, ruberanno l'occhio blu. 
Ci perdoneranno, un giorno, quando saremo totalmente sottomessi.
L'odio cosmico ebraico.

Louis Ferdinad Céline. Scuola di cadaveri, 1937


Li conoscono bene, loro, 
tutti i segreti dell'Opinione Pubblica, 
i giudei che dirigono l'Universo. 
Propaganda, oro, pubblicità, radio, stampa, corruzione, cinema. 
Ti fabbricano una Jaqueline Kennedy,
un John Kennedy da ammazzare quando non servono più, 
una Sophia Loren: stesso procedimento, 
stessa sfrontatezza, stessa truppa, stessi Ebrei!
Parigi, Roma, New York, Londra, stesso circuito di saturazione di crani. 
E gli Europei, friabili, smidollati, malleabili, 
anti pregiudizioquesto, antipregiudizioquello, umanitari, internazionalisti.
E intanto li si fa filare, dritti, a stretto regime
nella vaporosità sentimentaloide degli olocausti ebraici.
Il povero popolo sfruttato, forzato, ucciso in massa da 2 mila anni.
Piangere è il trionfo degli ebrei.
Diranno venti milioni di morti, perseguitati, scarni, pallidi,
dalla notte dei tempi, fantasmi.
Come riscattare i nostri delitti? 
Soffrire e sanguinare.
Impiccarsi.
Evviva i Tempi Moderni Ebraici.
Dio è in riparazione...

Louis Ferdinand Céline. Intervista del 1956.

SCRITTORI NON CONFORMI/2

Louis Ferdinand Céline.

Ah! Ma gli Europei non ci capiranno mai niente. 
Solo gli Ebrei possono in ogni ora, in ogni istante, penetrare, infiltrarsi, installarsi in ogni parte del mondo. 
Ovunque godono esattamente degli stessi privilegi che avevano i cittadini Romani attraverso tutto l'Impero. 
Gli Ebrei sono a casa loro dappertutto. 
Per loro niente "quote di ingresso". 
Ma noi, semplici poveri diavoli sgobboni, lavoratori logorati, raccomandati soltanto dalle nostre mani e dalle nostre piccole astuzie, alla prima frontiera troveranno mille scuse per rimandarci indietro, a farci passare la favola dell'internazionale socialista: ammende, interrogatori, quarantene schifose. 
Solo l'Europa riceve tutto ossia tutto quello che i conquistatori ebrei trascinano al loro seguito.

Louis Ferdinand Céline. Bagatelle per un massacro, 1936


Quel che è peggio è che uno si chiede come l'indomani troverà quel pò di forza per continuare a fare quel che ha fatto il giorno prima e poi già da tanto tempo. 
Dove troverà la forza per quelle iniziative sceme,
quei mille progetti che non arrivano a niente, 
quei tentativi per uscire dalla necessità opprimente, 
tentativi che abortiscono sempre.
Tutto per arrivare a convincersi, 
una volta per tutte, che il destino è invincibile, 
che bisogna sempre ricadere ai piedi della muraglia, 
ogni sera, sotto l'angoscia del domani, 
sempre più precario, sempre più sordido.

Louis Ferdinand Céline. Viaggio al termine della notte, 1932

Non ho nulla di speciale contro gli ebrei in quanto ebrei, 
voglio dire in quanto semplicemente poveri diavoli come noi, bipedi alla ricerca di un pezzo di pane. 
Un ebreo vale un bretone, un tipo qualunque. 
Ma è contro il razzismo ebraico che mi rivolto! 
Io urlo! 
Urlano soprattutto loro contro i razzisti! 
Urlano contro i pogrom: è il loro gigantesco alibi. 
Nessuno me lo toglierà dalla testa che se le son cercate loro le persecuzioni. 
Se avessero fatto meno le canaglie su tutta la distesa del Pianeta. 
Se avessero meno scassato le palle al popolo. 
Abusare, stancare le pazienze. 
Non viene da solo, un pogrom. 
Osservate le catastrofi che fan loro, in Borsa.

Louis Ferdinand Céline. Bagatelle per un massacro, 1932

IL POTERE DEI POTENTI



Ogni Repubblica attraversa varie fasi.

La prima fase è rappresentata dai primi giorni di furia cieca, quando le turbe annientano e distruggono a destra e a sinistra.

La seconda è il regno del demagogo che promuove l'anarchia ed impone il potere assoluto.

Questo dispotismo non è ufficialmente legale ed è, pertanto, irresponsabile; esso è nascosto ed invisibile, ma nel medesimo tempo si fa sentire.

Esso è generalmente controllato da una organizzazione segreta la quale agisce dietro le spalle di qualche agente ed è conseguentemente tanto più audace e senza scrupoli.

A questa forza segreta non importerà di mutare gli agenti che la mascherano.

Questi mutamenti aiuteranno persino l'organizzazione, la quale con questo mezzo si sbarazzerà dei suoi vecchi servitori, ai quali avrebbe dovuto dare un forte premio, data la durata del loro servizio.

Chi o che cosa può detronizzare una potenza segreta?

Ebbene tale è appunto il nostro Governo.

La loggia massonica in ogni parte del mondo agisce inconsciamente da maschera al nostro scopo.


Ma l'uso che faremo di questa potenza nel nostro piano di azione, come i nostri quartieri generali, restano perpetuamente sconosciuti all'universo.

Anonimo 1901

COMUNICATO STAMPA/CMC451


Cmc451: passo in avanti per il Forum dei Giovani a Cervinara

“Il Forum dei Giovani è in movimento, finalmente – dichiara il direttivo della Comunità Militante Caudina 451”. La riunione organizzativa del 30 luglio, tenutasi in Piazza Trescine presso la vecchia sala consiliare, alla quale hanno partecipato cittadini, alcune associazioni e rappresentanti di varie aggregazioni giovanili, segna la fine di un travagliato periodo di rodaggio perla nuova realtà Cervinarese.

“Il percorso per la formazione del Forum dei Giovani è stato fino ad ora lungo e tortuoso. Troppo per i nostri gusti- affermano i militanti della Cmc451- perché non è possibile che una cittadina come Cervinara non abbia un punto di riferimento aperto a tutta la comunità. Noi continuiamo ad essere fiduciosi, ma non ci facciamo esaltare da facili entusiasmi. Sia la Comunità Militante Caudina 451 sia il Movimento Caudino No Amianto hanno a cuore questa importante iniziativa da tempo. Nessuno si vuole cullare sul passato e quindi in questo mese lavoreremo, insieme agli altri, affinché si possa stilare uno statuto iniziale, ovviamente che rispetti tutti i canoni burocratici necessari per l’attivazione.In un anno abbiamo valutato bene la situazione. La pagina in internet del Forum dei Giovani è cresciuta al tal punto da essere una delle più visitate in rete. Oltre 2700 iscrizioni virtuali, tantissime discussioni ed informazioni che alla fine si sono concretizzate in questo nuovo incontro”.

 Per la Cmc451 il referente del futuro Forum è Francesco Casale: “Abbiamo oltre un mese per mettere nero su bianco non solo lo statuto, che è basilare, ma soprattutto la voglia di riscatto della gioventù locale, che a nostro giudizio- dichiara il giovane militante - ha tutte le carte in regola per affrontare il futuro a testa alta”.

Da segnalare la presenza del Sindaco Filuccio Tangredi, che ha assicurato la massima disponibilità per scavalcare gli intoppi burocratici e organizzativi. Il prossimo appuntamento è datato 5 settembre. “Non si torna indietro– chiude il direttivo della Cmc451- perché non abbiamo il lusso di aspettare e perdere altro prezioso tempo. Il vento deve cambiare”.

Il Direttivo

Comunità Militante Caudina 451