14.4.14

Nun "reggae" l'Italia.


Nun "reggae" l'Italia.

Roma è il nemico, l’anticristo. 
Non mi piacciono i papi, loro vengono e ti dicono 
"Vivi in pace, vivi in questo, vivi in quello". 
Sì, certo, vivi in pace nella loro società!
Il Papa ha benedetto Mussolini che ha invaso l’Etiopia, 
la culla della Cristianità 
mentre Roma è nata l’altro ieri, 
Roma non è nulla.

Bob Marley

13.4.14

Il popolo unito, non sarà mai vinto



Il popolo unito, non sarà mai vinto

Il popolo unito, non sarà mai vinto

In piedi, cantare
che trionferemo.
Già avanzano
Bandiere di unità.
E tu verrai
camminando con me
e così vedrai
prosperare il tuo canto e la tua bandiera.
La luce
di un tramonto rosso
già annuncia
la vita che verrà.

In piedi, combattere
il popolo trionferà.
Sarà migliore
la vita che verrà
a conquistare
la nostra felicità
e in un lamento
mille voci di lotta si alzeranno,
diranno
canzone di libertà,
con decisione
la patria vincerà

E ora il popolo
che si alza nella lotta
con voce da gigante
urlando:avanti!

Il popolo unito, non sarà mai vinto
Il popolo unito, non sarà mai vinto

La patria sta
forgiando l'unità
da nord a sud
si muoverà
dal salare
ardente e minerale
al bosco australe
uniti nella lotta e nel lavoro
andranno,
percorreranno la patria
il loro passo già
annuncia il futuro.


In piedi, cantare
il popolo trionferà.
A milioni
impongono la verità,
sono uno squadrone
di acciaio ardente,
le loro mani
porteranno la giustizia e la ragione
Donna,
con fuoco e con valore,
sei qui
insieme al lavoratore.


E ora il popolo
che si alza nella lotta
con voce da gigante
urlando:avanti!

Il popolo unito, non sarà mai vinto

Il popolo unito, non sarà mai vinto

Sergio Ortega

StoriAlternativa/Scritti/5


L'appello del Partito Comunista Italiano ai fratelli in Camicia Nera

I comunisti fanno proprio il programma fascista del 1919, che è un
programma di pace, di libertà, di difesa degli interessi dei
lavoratori [...]
Lottiamo uniti per la realizzazione di questo programma...

FASCISTI DELLA VECCHIA GUARDIA!
GIOVANI FASCISTI!
Noi proclamiamo che siamo disposti a combattere assieme a voi.

LAVORATORE FASCISTA, noi ti diamo la mano perchè con te volgiamo
costruire l'Italia del lavoro e della pace
e ti diamo la mano perchè
noi siamo, come te, figli del popolo,
 siamo tuoi fratelli, abbiamo
gli stessi interessi e gli stessi nemici,
ti diamo la mano perchè
l'ora che viviamo è grave, e se non ci uniamo subito saremo
trascinati tutti nella rovina [.] ti diamo una mano perchè vogliamo
farla finita con la fame e con l'oppressione. 
E' l'ora di prendere il
manganello contro i capitalisti che ci hanno divisi, perchè ci

restituiscano quanto ci hanno tolto.

Palmiro Togliatti

StoriAlternativa/Scritti/4


10 novembre 1930

…le sistemazioni dottrinali di istituti e di concetti,
 non sono – mi sia concesso di ripeterlo ancora una volta – superfetazioni e inutili perdite di tempo, 
come pretendono alcuni i quali si ritengano interpreti di 
un’asserita realtà, 
pratica, 
materiale, 
corposa, 
in confronto della quale le discussioni dottrinali avrebbero quasi vaneggiamento di perdigiorno. 

Chiunque abbia una certa consuetudine di vita spirituale è in grado di fare – ed ha già fatto – giustizia sommaria di una tale ingenua e grossolana opinione, 
che è figlia legittima di menti superficiali
e incapaci di elevarsi a una considerazione, 
veramente realistica e aderente, 
della realtà storica


Giuseppe Bottai

StoriAlternativa/Scritti/3


Precisazioni Culturali

Il fascismo […] non è sorelianesimo di accatto. 
È cresciuto sociale nell’autonomia di una propria dottrina. 
Di una propria dottrina considerata non uno svago ma un diario della propria efficienza, una testimonianza su come distruggere i gravami che la civiltà del profitto fa pesare sull’intero occidente. 
Ci siamo dati una cultura, per porre in stato di propagazione totale quella nostra dottrina la cui semplicità non deve trarre nessuno in inganno.
Abbiamo inventato la nostra ideologia, correndo il rischio, italianissimo, dell’improvvisazione. Non avevamo le spalle dottrinariamente coperte dalla voce, dalla filosofia, dei precursori. Cattaneo era troppo lontano. 
Vincenzio Russo e Pisacane c’erano soverchiamente remoti. 
Oriani ci risultava troppo prossimo. 
Siamo nati soli…[…]
 In quei giorni maturava in mio fratello Arnaldo,
spirito altrettanto religioso, 
altrettanto difensore della fede,
l’idea di tradurre in assetto organico dottrinario la scuola di mistica fascista che avrebbe dovuto divenire il cuore del nostro dogma. 
Perché senza dogma, 
senza dogma ragionato, 
non v’è luogo per l’illuminarsi della fede.


Benito Mussolini
 tratto dai “Taccuini Mussoliniani” di Yvon De Begnac 

StoriAlternativa/Scritti/2


L’ESSENZA DEL FASCISMO

Anti-intellettualismo non vuol dire,
 come crede il più ignorante fascista, 
gongolante di gioia quando si crede autorizzato dal Duce a infischiarsene della scienza e della filosofia, non vuol dire che davvero si neghi ogni valore al pensiero
e a quelle forme superiori della cultura in cui il pensiero si potenzia. 

La realtà spirituale è sintesi, la cui unità si manifesta e vale come pensiero che è azione. 
Ma all’unità conclusiva di questa sintesi concorrono, devono concorrere, e devono saper di concorrere, molti elementi; senza i quali la sintesi sarebbe vuota, e lavorerebbe nel vuoto. 
Tra questi elementi tutte le forme dell’attività dello spirito, le quali perciò hanno tutte quello stesso valore che è proprio della sintesi, a cui sono essenziali.

Giovanni Gentile

StoriAlternativa/Scritti


Cultura Scomoda

Mi rifiuto di qualificare di destra la cultura cui la mia rivoluzione ha dato origine. 
Cultura di destra, del tutto rispettabile, è quella che fa capo all'Action Francaise. 
Cultura di destra è quella di cui la gente di Codreanu è fautrice. 
Cultura di destra è da considerarsi quella alla quale il mio amico inglese Mosley sta lavorando. 
Ma la cultura fascista, che recupera valori dell'intero Novecento italiano, non è di destra.
Il movimento della «Voce», antiliberale nel midollo e nell'espressionismo polemico, 
rivive nel moto dell'«Universale» di Berto Ricci. 
La cultura sindacale che fa capo al mio amico Ugo Spirito non è di destra. 
La cultura dei poeti toscani che inneggiano all'enigma al quale non danno soluzione, 
tutto può essere, 
ma non di destra. 
Abbiamo poeti cristiani, come Giuliotti, come Moscardelli. 
La loro poesia nulla ha di reazionario anche se esalta ritorni a grandi momenti del cattolicesimo e del protestantesimo dell'occidente. 
Se abbiamo una filosofia della rivoluzione non la dobbiamo a coloro che combattono il libero arbitrio nel totale del bene che ci ha irrogato.
Anche se la nostra è cultura di controriforma, 
resta da dimostrare che ogni controriforma sia dalla parte del padrone
.

 Benito Mussolini
 tratto dai “Taccuini Mussoliniani” di Yvon De Begnac p.373

6.4.14

6.4.2009 ABRUZZO RISORGI!



Abruzzo RISORGI! 

Ricordare una tragedia mette sempre i brividi.
In questo caso il 6 aprile rappresenta un momento di riflessione profondo, per vari aspetti.

Il primo punto da affrontare è il vergognoso sciacallaggio delle i$tituzioni e di chi ha $peculato sul sangue e sulle macerie della splendida Terra d’Abruzzo.
Prima, durante e dopo.
L’assenza di Etica è la chiave di lettura di quei maledetti giorni.

Il secondo punto, che ci riguarda da vicino, è il ricordo di quel vasto movimento di volontariato che mobilitò tutta l’Italia, compresa Cervinara e la Valle Caudina.
 All’epoca nacque un Coordinamento cittadino, esemplare, che portò a termine la missione nel migliore dei modi. 
Una vittoria della solidarietà che il Popolo Cervinarese seppe portare ai bisognosi.
L’emotività venne, però, canalizzata in azione diretta dalla precisa macchina organizzativa.
Tutte le associazioni, partiti e movimenti attivi in quei giorni riuscirono a scavalcare le divisioni.

Oggi sembrano lontani quei tempi.
Oggi sembra di trovarsi nella confusione del tutti/e contro tutti/e.
Ce ne siamo accorti anche con la pessima riuscita del coordinamento per il Popolo Sardo.
La nostra buona volontà s'è lasciata avvolgere dal clima di pressapochismo che regna.
Ci serva da lezione.

La terza ed ultima considerazione affronta il tema della prevenzione,
che nelle zone sismiche deve essere prioritaria.
Controlli a tappeto su strutture pubbliche e private,
monitoraggio continuo delle scie sismiche ed
investimenti nei piani di evacuazione,
nei programmi di prevenzione e protezione civile,
non solo dopo le sciagure, come spesso accade.

Riflettiamo sulle 309 vittime, su 2000 feriti e sugli oltre 10 miliardi di euro di danni stimati.

Abruzzo RISORGI!

1.4.14

FINI...TO!


Cmc321: presidio ad Avellino contro fini.

Avellino- Uno striscione goliardico per esprimere il legittimo dissenso verso un personaggio politico che ha tradito un’idea e un’intera Area politica: Fini…to! 
Con questo semplice e diretto gioco di parole la delegazione della Comunità Militante Caudina 321 ha presidiato simbolicamente il Corso Vittorio Emanuele ad Avellino, durante la presentazione del libro di Gianfranco Fini al Circolo della stampa. La manifestazione, organizzata dai militanti avellinesi del Movimento Azione Sociale, a cui hanno aderito gli esponenti di Fratelli d’Italia, si è svolta in maniera pacifica. 

“Abbiamo sostenuto questa iniziativa a nome di tutta l’area della Valle Caudina, orfana di punti di riferimento - dichiara il Direttivo della Cmc321 – partitici, ma non Ideali. Ringraziamo, infine, proprio Gianfranco Fini per averci dato l’occasione di rivedere molti compagni d’avventura, che a distanza di tempo, nonostante le divergenze ideologiche o di fazioni, rappresentano la nostra grande comunità umana che non si è piegata e non ha mollato”.

Il Direttivo

Comunità Militante Caudina 321