Vae Victis!
Guai ai vinti!
Il calendario della memoria
storica, puntualmente, accende discussioni superficiali sul recente passato
della nostra Europa. L’Italia occupata dagli occupanti AngloAmericani è un caso
unico nel suo genere.
Si festeggia l’occupazione delle
forze nemiche, il 25 aprile, per poi attaccare sterilmente, con le stesse
bandiere, il sistema degli Occupanti.
La colonizzazione, quindi, ha generato
delle situazioni bizzarre che negli ultimi giorni hanno riacceso il dibattito
storico politico. Senza però arrivare a conclusioni oggettive. La solita
polemica, le solite reazioni indignate e la solita ipocrisia retorica.
Lo Schiaffo451, prende la palla
al balzo e calcia al volo, senza esitazione.
Il vecchio Pippo Baudo, icona dell’Italietta
del dopo guerra, durante un servizio televisivo condanna l’episodio sanguinario
di Via Rasella, dove persero la vita 33 soldati altoatesini della divisione
Bolzano delle Schutz Staffeln, le Squadre di protezione Nazionalsocialiste, una
manciata di giovani civili e successivamente oltre 300 persone, tra cui alcuni
dirigenti politici avversi agli stessi terroristi. Pippo dice che: "Le
verità storiche, anche se amare, vanno sempre dichiarate, che vigesse una legge
del taglione che prescriveva dieci morti italiani per ogni tedesco ucciso
-afferma Baudo- purtroppo lo si sapeva già".
Riepiloghiamo.
Durante la Seconda
Guerra Mondiale era vigente la famosa “rappresaglia”, ossia un'azione o misura
punitiva attuata con metodi violenti ed espressamente eclatanti, adottata da
una potenza militare occupante nei confronti della popolazione del territorio
occupato, quando questa abbia causato qualche danno a propri cittadini
(militari o civili) in quello stesso territorio. Viene considerata rappresaglia
anche l'azione analoga effettuata da formazioni di guerriglieri, ribelli,
rivoluzionari armati o fuorilegge, contro gli occupanti ed invasori, oppure i
rappresentanti del proprio Stato, in quanto non si riconoscano e si combattano,
o di altre organizzazioni o fazioni. Per ogni Tedesco morto, in questo caso,
perdevano la vita 10 prigionieri, se non si fossero presentati gli autori
materiali ed i mandanti dell’azione terroristica. Per i francesi il rapporto era
addirittura di 50 a 1.
E’ una guerra. Punto.
Aberrante, dice la coscienza
civile, democratica e post bellica.
Ma è pur sempre una Legge riconosciuta, che
addirittura portò a delle assoluzioni come nel famoso caso “Kurt Student”. Il
generale tedesco Kurt Student, durante
l'occupazione dell'isola di Creta, ordinò la fucilazione di 10 greci per ogni
tedesco ucciso. Il generale per questo ordine fu condannato alla fine della
guerra a 5 anni di reclusione, ma in seguito la sentenza fu rivista ed
annullata dopo la disamina delle morti dei soldati, spesso torturati o mutilati.
La condanna di Pippo Baudo è
stata una mazzata mastodontica per gli immortali e immorali nipoti dei
partigiani, in questo caso legati alla fazione filo sovietica ed anti Italiana.
Per intenderci quelli che hanno issato il Tricolore con la stella rossa a Trieste,
per dirne una. I collaborazionisti del nemico hanno minacciato deliranti azioni.
Forse vogliono piazzare altre bombe, stavolta contro l’eretico “partigiano
bianco scudato” Pippo Baudo?
ATTENZIONE!
Rischiano tutti quelli che
mettono in dubbio il dogma della liberazione, a suon di bombe.
Intanto, nelle oltre 100 di basi
militari non Italiane sul suolo nazionale, non sventolano né le bandiere rosse
comuniste né i Tricolori Sovietici.
Strano, no?
I partigiani avevano formato delle spietate bande armate,
dagli occupanti, non riconosciute dal punto di vista militare. Capaci di
sabotare dall’interno il sistema e di praticare azioni vili come questa.
Paradossalmente chi mise le bombe al passaggio della truppa in Via Rasella era
consapevole della conseguente rappresaglia, come si leggeva sui manifesti
affissi su ogni angolo delle città sotto il comando Tedesco.
Anzi, quel sangue
voleva generare altro sangue.
« Se muoio per altri cento, rinasco altre cento
volte: Dio è con me e io non ho paura! » disse Salvo D’Acquisto, che evitò una
rappresaglia, salvando 22 innocenti.
D’Acquisto
conosceva il concetto di Onore, riconosciuto anche da Tedeschi che lo
giustiziarono.
Sembra il teatro dell’assurdo, ma è l’assurda realtà di una
guerra che continua a fare danni.
Noi condanniamo tutte le forme di razzismo, classismo,
terrorismo, intolleranza e chiusura
mentale.
Lo Schiaffo451 non ha combattuto nella Seconda Guerra
mondiale.
Ne paga le conseguenze, soprattutto sotto il profilo della libertà di
espressione.
Le verità non
sono scomode come ha detto Baudo. La verità è pura.
Essa deve
emergere per rendere giustizia ai vinti e allo stesso tempo ai vincitori.
Basta con i
dogmi intoccabili.
Una di queste
verità è la storia del Capitano Erich Priebke, che dopodomani compirà 100 anni.
L’ultimo prigioniero di guerra vivente. Oggi vogliamo poter discutere su tutti
gli argomenti, senza tabù.
Gandhi che
parla di Mussolini, Priebke che ha il diritto di difendersi, Baudo che non può
rispolverare la logica di un osservatore neutrale.
Questo “schiaffo”
deve servire per mettere tutto in discussione e attivare l’intelligenza, non
solo l’emotività.
Discutiamo da
persone civili ed aperte.
Rivoluzioniamo il modo di imporre la storia.
Il Futuro ci
sfuggirà sempre, se guardiamo al passato con gli occhi del Presente.