27.7.13

VERITA' SCOMODE


Vae Victis!
Guai ai vinti!

Il calendario della memoria storica, puntualmente, accende discussioni superficiali sul recente passato della nostra Europa. L’Italia occupata dagli occupanti AngloAmericani è un caso unico nel suo genere.
Si festeggia l’occupazione delle forze nemiche, il 25 aprile, per poi attaccare sterilmente, con le stesse bandiere, il sistema degli Occupanti. 
La colonizzazione, quindi, ha generato delle situazioni bizzarre che negli ultimi giorni hanno riacceso il dibattito storico politico. Senza però arrivare a conclusioni oggettive. La solita polemica, le solite reazioni indignate e la solita ipocrisia retorica.

Lo Schiaffo451, prende la palla al balzo e calcia al volo, senza esitazione.

Il vecchio Pippo Baudo, icona dell’Italietta del dopo guerra, durante un servizio televisivo condanna l’episodio sanguinario di Via Rasella, dove persero la vita 33 soldati altoatesini della divisione Bolzano delle Schutz Staffeln, le Squadre di protezione Nazionalsocialiste, una manciata di giovani civili e successivamente oltre 300 persone, tra cui alcuni dirigenti politici avversi agli stessi terroristi. Pippo dice che: "Le verità storiche, anche se amare, vanno sempre dichiarate, che vigesse una legge del taglione che prescriveva dieci morti italiani per ogni tedesco ucciso -afferma Baudo- purtroppo lo si sapeva già". 

Riepiloghiamo.

Durante la Seconda Guerra Mondiale era vigente la famosa “rappresaglia”, ossia un'azione o misura punitiva attuata con metodi violenti ed espressamente eclatanti, adottata da una potenza militare occupante nei confronti della popolazione del territorio occupato, quando questa abbia causato qualche danno a propri cittadini (militari o civili) in quello stesso territorio. Viene considerata rappresaglia anche l'azione analoga effettuata da formazioni di guerriglieri, ribelli, rivoluzionari armati o fuorilegge, contro gli occupanti ed invasori, oppure i rappresentanti del proprio Stato, in quanto non si riconoscano e si combattano, o di altre organizzazioni o fazioni. Per ogni Tedesco morto, in questo caso, perdevano la vita 10 prigionieri, se non si fossero presentati gli autori materiali ed i mandanti dell’azione terroristica. Per i francesi il rapporto era addirittura di 50 a 1. 
E’ una guerra. Punto.

Aberrante, dice la coscienza civile, democratica e post bellica. 
Ma è pur sempre una Legge riconosciuta, che addirittura portò a delle assoluzioni come nel famoso caso “Kurt Student”. Il generale tedesco Kurt  Student, durante l'occupazione dell'isola di Creta, ordinò la fucilazione di 10 greci per ogni tedesco ucciso. Il generale per questo ordine fu condannato alla fine della guerra a 5 anni di reclusione, ma in seguito la sentenza fu rivista ed annullata dopo la disamina delle morti dei soldati, spesso torturati o mutilati.

La condanna di Pippo Baudo è stata una mazzata mastodontica per gli immortali e immorali nipoti dei partigiani, in questo caso legati alla fazione filo sovietica ed anti Italiana. Per intenderci quelli che hanno issato il Tricolore con la stella rossa a Trieste, per dirne una. I collaborazionisti del nemico hanno minacciato deliranti azioni. 
Forse vogliono piazzare altre bombe, stavolta contro l’eretico “partigiano bianco scudato” Pippo Baudo?

 ATTENZIONE!

Rischiano tutti quelli che mettono in dubbio il dogma della liberazione, a suon di bombe.

Intanto, nelle oltre 100 di basi militari non Italiane sul suolo nazionale, non sventolano né le bandiere rosse comuniste né i Tricolori Sovietici. 
Strano, no?
I partigiani avevano formato delle spietate bande armate, dagli occupanti, non riconosciute dal punto di vista militare. Capaci di sabotare dall’interno il sistema e di praticare azioni vili come questa.
Paradossalmente chi mise le bombe al passaggio della truppa in Via Rasella era consapevole della conseguente rappresaglia, come si leggeva sui manifesti affissi su ogni angolo delle città sotto il comando Tedesco. 
Anzi, quel sangue voleva generare altro sangue.
 « Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura! » disse Salvo D’Acquisto, che evitò una rappresaglia, salvando 22 innocenti.  
D’Acquisto conosceva il concetto di Onore, riconosciuto anche da Tedeschi che lo giustiziarono. 
Sembra il teatro dell’assurdo, ma è l’assurda realtà di una guerra che continua a fare danni.
Noi condanniamo tutte le forme di razzismo, classismo, terrorismo,  intolleranza e chiusura mentale.

Lo Schiaffo451 non ha combattuto nella Seconda Guerra mondiale. 
Ne paga le conseguenze, soprattutto sotto il profilo della libertà di espressione.
Le verità non sono scomode come ha detto Baudo. La verità è pura.
Essa deve emergere per rendere giustizia ai vinti e allo stesso tempo ai vincitori.

Basta con i dogmi intoccabili.

Una di queste verità è la storia del Capitano Erich Priebke, che dopodomani compirà 100 anni. L’ultimo prigioniero di guerra vivente. Oggi vogliamo poter discutere su tutti gli argomenti, senza tabù.
Gandhi che parla di Mussolini, Priebke che ha il diritto di difendersi, Baudo che non può rispolverare la logica di un osservatore neutrale.
Questo “schiaffo” deve servire per mettere tutto in discussione e attivare l’intelligenza, non solo l’emotività.
Discutiamo da persone civili ed aperte.
Rivoluzioniamo il modo di imporre la storia.


Il Futuro ci sfuggirà sempre, se guardiamo al passato con gli occhi del Presente.