21.7.13

8DOMANDE/2


Giovanni Mauriello, detto Vasco, è un militante della Vecchia e stempiata Guardia della base Caudina ed Irpina. Emigrato, con tutto il suo bagaglio militante, in Lombardia per necessità lavorative. Punto di riferimento a San Martino Valle Caudina prima e a Legnano poi, lo incontriamo in questa calda estate, dopo il tonfo elettorale della Destra che ha sancito la fine di un’epoca. Vasco ha militato in contesti differenti, ma sempre in prima linea sia a Nord che a Sud della Penisola. Una sorta di militanza nazionale nella realtà post-Fascista e pst-Missina. Un percorso lungo, dagli albori con Il Movimento Sociale Italiano e il Fronte della Gioventù, per passare poi da Alleanza Nazionale, Azione Giovani, fino a alla miriade di movimenti e sigle di questi ultimi anni.

-D_Insomma Gianni, la destra del Terzo millennio è scomparsa dallo scenario politico nazionale?
-R_Ormai dopo la fine dell’epoca Berlusconiana la Destra è ai minimi storici. Ci vuole una sintesi ideologica come accadde nel Ventennio, oltre gli schieramenti. Né destra né sinistra è il motto chiave. Solo così potremo costruire un nuovo modello italiano seguendo la scia francese del Fronte Nazionale “Stile Le Pen”.

-D_Chi sono i responsabili di questo fallimento e come si è potuta sbriciolare una fazione che ha pagato anche in termini di vite?
-R_ I responsabili del fallimento sono tutti coloro che nel gennaio 1995 hanno inteso e costruito Alleanza Nazionale. Hanno costruito un partito in un modo assolutamente fuorviante per l’ala neofascista che militava nella destra sociale.  AN doveva essere una nuova aggregazione di movimenti identitari, nazionali e sociali, con alla base l’anima storica del Movimento Sociale Italiano. Invece, la linea della nuova realtà è stata estremamente liberale, senza alcuna distinzione con la Destra Liberale di Forza Italia. Gli ex-Missini hanno seguito il pifferaio di Arcore per meri scopi personali. Gianfranco Fini e i suoi “Colonelli”  hanno generato una catastrofe politica. Con loro, quindi, è iniziata una lenta, ma inesorabile disgregazione che ha portato la parola “fine” su tutto un mondo, nato nel 1946 dopo la sconfitta nella Seconda Guerra mondiale.

-D_Quali sono le differenze tra "destra sociale" e "Sinistra nazionale" dal punto di vista ideologico, a tuo giudizio?
-R_L’azione sociale è stata la spina dorsale di entrambe le ideologie.  Un punto di incontro, tra Rossi e Neri,  su un tavolo ideologico molto più vasto. Oggi credo che la suddivisione sia diversa. Da una parte abbiamo il mondo liberale, vedi Partito Popolare Europeo o Partito Socialista Europeo e dall’altra un fronte sociale, disgregato, a difesa del Popolo. Io sono a favore di una visione sociale della lotta e sono contro al modello imposto dal $istema.

-D_Hai militato per anni nell’Area non conforme Caudina ed Irpina. Parlane alle Lettrici ed ai lettori de Lo Schiaffo451.
-R_Innanzitutto, questa è un’ottima iniziativa, molto lodevole e spero che vada avanti con successo. Lo Schiaffo451 deve essere uno stimolo per tanti giovani, perché può ricucire e unire le varie anime politiche della nostra area. La “Destra” Irpina come nel resto d’Italia si è sfasciata anch'essa. Resoconti personali e guerre tra Colonelli delle varie correnti hanno distrutto un’intera Federazione Provinciale, diffusa capillarmente su tutti i 119 comuni dell’Irpinia. Ciò non toglie che ho vissuto tante splendide giornate, specialmente quando la Militanza era figlia della Passione e dell’Idea. Negli anni Novanta ci fu una crescita esponenziale In Valle Caudina. Il Fronte della Gioventù e poi Azione Giovani avevano sedi in ogni paese della Valle, arrivando ad essere tra le realtà più attive e numerose in tutta la provincia di Avellino. Come ho detto prima, lo sfascio è arrivato insieme alla fisiologica disgregazione, voluta in modo scientifico dal vertice sia Nazionale che Irpino...

-D_Mussolini oggi. Rileggerlo e attualizzarlo in democrazia è proponibile nel 2013?
-R_Le tesi Mussoliniane sono valide ancora oggi. Basta saperle trasportare con intelligenza nel 2013. Purtroppo, ci sono ancora troppe persone che danno un’immagine sbagliata del Fascismo tramite parole obsolete o scene carnevalesche che non hanno niente a che fare con l'Essenza originaria del pensiero Etico di Benito Mussolini.

-D_A quali valori etici ti ispiri?
-R_Socializzazione, partecipazione, solidarietà e identità culturale contro l'europa della moneta, in difesa dell'Europa dei Popoli con spirito nazionale, sociale e popolare.

-D_Come vedi il futuro di un'Area che è ridotta a brandelli? Esiste la possibilità di una rinascita o siete destinati all'oblio?
- R_A mio avviso l'area avrà speranze solo quando Silvio Berlusconi uscirà dalla scena politica. Fino a quando ci sarà  lui saremo politicamente ostaggio dell'immobilità, sia dal punto di vista tecnico amministrativo che dal punto di vista politico. Ma questo non vale solo per la nostra Area, ma per tutto lo scenario politico nazionale.

-D_Ultima domanda, uno schiaffo a...
-R_Uno schiaffo, sicuramente, a Francesco Storace. Ha avuto l'opportunità di poter far rinascere una speranza ed invece anche lui, come Gianfranco Fini, non ha avuto il coraggio ed ha preferito accodarsi al prestigiatore di Arcore. Ha meritato il suo misero e striminzito risultato elettorale, che lo ha cancellato dalla politica italiana.