13.4.14

StoriAlternativa/Scritti


Cultura Scomoda

Mi rifiuto di qualificare di destra la cultura cui la mia rivoluzione ha dato origine. 
Cultura di destra, del tutto rispettabile, è quella che fa capo all'Action Francaise. 
Cultura di destra è quella di cui la gente di Codreanu è fautrice. 
Cultura di destra è da considerarsi quella alla quale il mio amico inglese Mosley sta lavorando. 
Ma la cultura fascista, che recupera valori dell'intero Novecento italiano, non è di destra.
Il movimento della «Voce», antiliberale nel midollo e nell'espressionismo polemico, 
rivive nel moto dell'«Universale» di Berto Ricci. 
La cultura sindacale che fa capo al mio amico Ugo Spirito non è di destra. 
La cultura dei poeti toscani che inneggiano all'enigma al quale non danno soluzione, 
tutto può essere, 
ma non di destra. 
Abbiamo poeti cristiani, come Giuliotti, come Moscardelli. 
La loro poesia nulla ha di reazionario anche se esalta ritorni a grandi momenti del cattolicesimo e del protestantesimo dell'occidente. 
Se abbiamo una filosofia della rivoluzione non la dobbiamo a coloro che combattono il libero arbitrio nel totale del bene che ci ha irrogato.
Anche se la nostra è cultura di controriforma, 
resta da dimostrare che ogni controriforma sia dalla parte del padrone
.

 Benito Mussolini
 tratto dai “Taccuini Mussoliniani” di Yvon De Begnac p.373