Abruzzo RISORGI!
Ricordare una tragedia mette sempre i brividi.
In questo caso il 6 aprile rappresenta un momento di
riflessione profondo, per vari aspetti.
Il primo punto da affrontare è il vergognoso sciacallaggio
delle i$tituzioni e di chi ha $peculato sul sangue e sulle macerie della
splendida Terra d’Abruzzo.
Prima, durante e dopo.
L’assenza di Etica è la chiave di lettura di quei maledetti
giorni.
Il secondo punto, che ci riguarda da vicino, è il ricordo di
quel vasto movimento di volontariato che mobilitò tutta l’Italia, compresa
Cervinara e la Valle Caudina.
All’epoca nacque un Coordinamento
cittadino, esemplare, che portò a termine la missione nel migliore dei modi.
Una vittoria della solidarietà che il Popolo Cervinarese seppe portare ai
bisognosi.
L’emotività venne,
però, canalizzata in azione diretta dalla precisa macchina organizzativa.
Tutte le associazioni, partiti e movimenti attivi in quei
giorni riuscirono a scavalcare le divisioni.
Oggi sembrano lontani quei tempi.
Oggi sembra di trovarsi nella confusione del tutti/e contro
tutti/e.
Ce ne siamo accorti anche con la pessima riuscita del coordinamento per il Popolo Sardo.
La nostra buona volontà s'è lasciata avvolgere dal clima di pressapochismo che regna.
Ci serva da lezione.
La terza ed ultima considerazione affronta il tema della prevenzione,
che nelle zone sismiche deve essere prioritaria.
Controlli a tappeto su strutture pubbliche e private,
monitoraggio continuo delle scie sismiche ed
investimenti nei piani di evacuazione,
nei programmi di prevenzione e protezione civile,
non solo dopo le sciagure, come spesso accade.
Riflettiamo sulle 309 vittime, su 2000 feriti e sugli oltre
10 miliardi di euro di danni stimati.
Abruzzo RISORGI!