4.8.13

SCRITTORI NON CONFORMI/1


Louis Ferdinad Céline.

E' il metodo ebraico, vedete. 
Ci sanno fare. 
Lo scaltro gioco su due tavoli, di cui noi crepiamo, perversità passate per cose normali. 
Sempre più abili e noi strabici. 
Loro perpendicolari trasversali, perimetrali. 
Noi nel nostro immondo luogo a far la smorfia (protesta). 
Tutta questa nostra bancarella d'agonia, infezioni, zitti.
La minima rivolta e si è in carcere.
Il colmo dei colmi. 
L'Ebreo si fa vomitare e poi ti denuncia.

Louis Ferdinad Céline. Scuola di cadaveri, 1937



Israele, carceriere priapico, bluffatore, gaffista, tiranno pericoloso, sbirro mondialista, calabrone tormentato, nutre per noi uno di quegli odi difficilmente concepibili.
L'Ebreo Internazionale brucia per il troppo odio. 
I suoi sguardi di piovra. 
Miliardario tremolante, sempre a spacciarsi povero indifeso, 
Israele trionfante maledetto. 
Può solo pensare di perdonarci 
a patto di inculare le nostre femmine e tutte quelle che si mettono a succhiarcelo. 
Ibridi, invidiosi del cromosoma, razzisti, storti, ruberanno l'occhio blu. 
Ci perdoneranno, un giorno, quando saremo totalmente sottomessi.
L'odio cosmico ebraico.

Louis Ferdinad Céline. Scuola di cadaveri, 1937


Li conoscono bene, loro, 
tutti i segreti dell'Opinione Pubblica, 
i giudei che dirigono l'Universo. 
Propaganda, oro, pubblicità, radio, stampa, corruzione, cinema. 
Ti fabbricano una Jaqueline Kennedy,
un John Kennedy da ammazzare quando non servono più, 
una Sophia Loren: stesso procedimento, 
stessa sfrontatezza, stessa truppa, stessi Ebrei!
Parigi, Roma, New York, Londra, stesso circuito di saturazione di crani. 
E gli Europei, friabili, smidollati, malleabili, 
anti pregiudizioquesto, antipregiudizioquello, umanitari, internazionalisti.
E intanto li si fa filare, dritti, a stretto regime
nella vaporosità sentimentaloide degli olocausti ebraici.
Il povero popolo sfruttato, forzato, ucciso in massa da 2 mila anni.
Piangere è il trionfo degli ebrei.
Diranno venti milioni di morti, perseguitati, scarni, pallidi,
dalla notte dei tempi, fantasmi.
Come riscattare i nostri delitti? 
Soffrire e sanguinare.
Impiccarsi.
Evviva i Tempi Moderni Ebraici.
Dio è in riparazione...

Louis Ferdinand Céline. Intervista del 1956.