Louis Ferdinad Céline.
E' il metodo ebraico, vedete.
Ci sanno fare.
Lo scaltro
gioco su due tavoli, di cui noi crepiamo, perversità passate per cose normali.
Sempre più abili e noi strabici.
Loro perpendicolari trasversali, perimetrali.
Noi nel nostro immondo luogo a far la smorfia (protesta).
Tutta questa nostra
bancarella d'agonia, infezioni, zitti.
La minima rivolta e si è in carcere.
Il
colmo dei colmi.
L'Ebreo si fa vomitare e poi ti denuncia.
Israele, carceriere priapico, bluffatore, gaffista, tiranno
pericoloso, sbirro mondialista, calabrone tormentato, nutre per noi uno di
quegli odi difficilmente concepibili.
L'Ebreo Internazionale brucia per il
troppo odio.
I suoi sguardi di piovra.
Miliardario tremolante, sempre a
spacciarsi povero indifeso,
Israele trionfante maledetto.
Può solo pensare di
perdonarci
a patto di inculare le nostre femmine e tutte quelle che si mettono
a succhiarcelo.
Ibridi, invidiosi del cromosoma, razzisti, storti, ruberanno
l'occhio blu.
Ci perdoneranno, un giorno, quando saremo totalmente sottomessi.
L'odio cosmico ebraico.
Louis Ferdinad Céline. Scuola di cadaveri, 1937
Li conoscono bene, loro,
tutti i segreti dell'Opinione
Pubblica,
i giudei che dirigono l'Universo.
Propaganda, oro, pubblicità, radio,
stampa, corruzione, cinema.
Ti fabbricano una Jaqueline Kennedy,
un John
Kennedy da ammazzare quando non servono più,
una Sophia Loren: stesso
procedimento,
stessa sfrontatezza, stessa truppa, stessi Ebrei!
Parigi, Roma,
New York, Londra, stesso circuito di saturazione di crani.
E gli Europei,
friabili, smidollati, malleabili,
anti pregiudizioquesto,
antipregiudizioquello, umanitari, internazionalisti.
E intanto li si fa
filare, dritti, a stretto regime
nella vaporosità sentimentaloide degli
olocausti ebraici.
Il povero popolo sfruttato, forzato, ucciso in massa da 2
mila anni.
Piangere è il trionfo degli ebrei.
Diranno venti milioni di
morti, perseguitati, scarni, pallidi,
dalla notte dei tempi, fantasmi.
Come riscattare i nostri delitti?
Soffrire e sanguinare.
Impiccarsi.
Evviva
i Tempi Moderni Ebraici.
Dio è in riparazione...
Louis Ferdinand Céline. Intervista del 1956.