4.8.13

SCRITTORI NON CONFORMI/2

Louis Ferdinand Céline.

Ah! Ma gli Europei non ci capiranno mai niente. 
Solo gli Ebrei possono in ogni ora, in ogni istante, penetrare, infiltrarsi, installarsi in ogni parte del mondo. 
Ovunque godono esattamente degli stessi privilegi che avevano i cittadini Romani attraverso tutto l'Impero. 
Gli Ebrei sono a casa loro dappertutto. 
Per loro niente "quote di ingresso". 
Ma noi, semplici poveri diavoli sgobboni, lavoratori logorati, raccomandati soltanto dalle nostre mani e dalle nostre piccole astuzie, alla prima frontiera troveranno mille scuse per rimandarci indietro, a farci passare la favola dell'internazionale socialista: ammende, interrogatori, quarantene schifose. 
Solo l'Europa riceve tutto ossia tutto quello che i conquistatori ebrei trascinano al loro seguito.

Louis Ferdinand Céline. Bagatelle per un massacro, 1936


Quel che è peggio è che uno si chiede come l'indomani troverà quel pò di forza per continuare a fare quel che ha fatto il giorno prima e poi già da tanto tempo. 
Dove troverà la forza per quelle iniziative sceme,
quei mille progetti che non arrivano a niente, 
quei tentativi per uscire dalla necessità opprimente, 
tentativi che abortiscono sempre.
Tutto per arrivare a convincersi, 
una volta per tutte, che il destino è invincibile, 
che bisogna sempre ricadere ai piedi della muraglia, 
ogni sera, sotto l'angoscia del domani, 
sempre più precario, sempre più sordido.

Louis Ferdinand Céline. Viaggio al termine della notte, 1932

Non ho nulla di speciale contro gli ebrei in quanto ebrei, 
voglio dire in quanto semplicemente poveri diavoli come noi, bipedi alla ricerca di un pezzo di pane. 
Un ebreo vale un bretone, un tipo qualunque. 
Ma è contro il razzismo ebraico che mi rivolto! 
Io urlo! 
Urlano soprattutto loro contro i razzisti! 
Urlano contro i pogrom: è il loro gigantesco alibi. 
Nessuno me lo toglierà dalla testa che se le son cercate loro le persecuzioni. 
Se avessero fatto meno le canaglie su tutta la distesa del Pianeta. 
Se avessero meno scassato le palle al popolo. 
Abusare, stancare le pazienze. 
Non viene da solo, un pogrom. 
Osservate le catastrofi che fan loro, in Borsa.

Louis Ferdinand Céline. Bagatelle per un massacro, 1932