3.8.14

PALESTINA LIBERA!


Cmc321: Palestina Libera!

La Comunità Militante Caudina 321 rompe il silenzio della Valle sul vergognoso genocidio subito dal Popolo Palestinese che sta insanguinando il Vicino Oriente in queste settimane. Sulle cancellate della Villa Comunale, a Cervinara, la Cmc321 ha esposto uno striscione: “Palestina Libera”, con tanto di bandiera dello Stato di Palestina. 
La nostra azione è mirata alla sensibilizzazione e all’informazione sul genocidio che l’entità sionista- si legge nella nota diffusa- sta portando a termine nei confronti di un’intera popolazione, in larga parte inerme, visto che lo Stato di Palestina non ha un esercito regolare per difendersi. Le statistiche ufficiali parlano di migliaia di vittime tra i civili e di intere aree devastate senza pietà”.
Il conflitto ha radici profonde e complesse, ma i militanti caudini hanno un punto di vista fermo e deciso: “Non possiamo starcene zitti di fronte a questa carneficina. Ripudiamo, da sempre, l’antisemitismo senza mezzi termini. Tuttavia, il vero nemico della pace ha un solo nome: Sionismo, ossia quel movimento nato ad inizio del secolo, laico e variegato, che ha voluto a tutti i costi tornare nella Terra Promessa e l’ha occupata di fatto con il beneplacito dei tutte le grandi potenze capitaliste e comuniste”.
La Cmc321 tramite il nuovo direttivo afferma che: “l’informazione libera è l’unica possibilità che gli Europei hanno per dire basta a questo fiume di sangue innocente. Migliaia di bambini e di donne stanno pagando con la vita e addirittura si cerca di incolpare solo Hamas per giustificare la pioggia di morte. Le stragi di Gaza hanno una matrice legata agli interessi verso le vitali riserve energetiche di gas e petrolio. Il rapimento e la morte dei tre giovani israeliti è un tragico casus belli. Hamas non è solo un movimento di resistenza armato, bensì è prima di tutto un’organizzazione sociale e politica che sviluppa una efficace rete assistenziale per offrire aiuto ai più bisognosi. Gestisce l’istruzione scolastica ai bambini, fornisce un’assistenza sanitaria gratuita e offre aiuto economico alle famiglie che hanno avuto le case abbattute dalle ruspe israeliane per poterle ricostruire. L’Italia è la prima fornitrice di armi con oltre il 41% tra tutti gli armamenti esportati dall’Europa in Israele e ha importato, negli ultimi due anni da Tel Aviv, armi pari a un valore di 50,7 milioni di Euro, nonostante l’articolo 11 della Costituzione. Ricordiamo che la Repubblica Italiana ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Dalla Valle Caudina – si legge in chiusura della nota diffusa dal Direttivo- lanciamo un appello a chi dovrebbe difendere i diritti umani, senza perder tempo. In Palestina si è superato qualsiasi limite di decenza. Un esercito che prima di bombardare avvisa le vittime dei bombardamenti con una telefonata o un messaggio non conosce il significato del concetto di umanità”.

Il Direttivo Cmc321